sabato 28 aprile 2007

La notte della merla

Notte gelida,
i fossi e gli stagni
serri col ghiaccio,
sicchè nulla entra
e nulla esce.
Sopra questa tua morsa
vanno alcuni uccellini notturni
or bezzicar or saltellar
or buffamente scivolar.
O notte,
sei fredda e nera
come non mai.
Così ti inasprisci
per dispetto
d'una merla malandrina,
che ora infreddolita
geme come piccola colomba.
Bianca anch'essa era,
ma ora è nota come nera:
in un camino s'era riparata,
di fuliggine s'è ottenebrata.
Freddissima notte,
ecco la procession della candelora
e dalla morsa del gelo
oramai sen fora.
O notte della merla,
geli ancor una volta l'aria,
che pungente soffia
e tagliente per le fessure entra:
- brrr, che freddo!
che il fuoco non sia spento! -
odi il rincasato contadin.

2 commenti:

La profe ha detto...

So che non c’entra nulla con questo blog e che il suo autore è per il momento psicologicamente assente, ma visto il titolo “Sotto il melograno”, vorrei segnalarvi che per Baldini&Castoldi è appena uscito un romanzo di Tariq Ali intitolato “All’ombra del melograno”, ambientato nella Spagna del 1499, alla fine della dominazione islamica e all’inizio dell’intolleranza cristiana nei confronti dei musulmani. Causa mancanza di tempo, non l’ho ancora letto perciò non garantisco nulla, ma il collegamento mi piaceva!

Unknown ha detto...

LA NOTTE DELLA MERLA

Figlia del gelo,
nera di peccato,
becco aranciato,
aurora d’inverno,
attendi trepida
l’ora più tiepida.
Mai come stanotte
il cielo è stato chiaro:
le stelle, tante lune,
la luna, quasi sole.
Si spegne la brace
nei focolari di pietra,
rimane il calore
dei corpi intrecciati.
Sola, sbirci abbracci segreti;
no, è ancora presto per l’amore.
Ti vedo, sulle dita arcuate
di un vecchio acero,
ti chiamo, scappi.
Portami con te!
Ti inghiotte la gelida notte...
Rimango lì,
a bocca socchiusa,
baciata, scaldata dal freddo,
sedotta, delusa.
Vedo la sposa povera e spoglia
vestirsi di pizzo lucente:
al mattino, indurita,
si negherà all’operoso amante.

Silenzio, tutto tace.
Il bucaneve si aprirà fra poco.