
Questo blog vuole essere uno spazio dove ognuno, dopo una giornata di lavoro, o di studio, quando gli animi si distendono e la sera scendendo attenua le fatiche e le preoccupazioni del giorno, può in un tono d'intima amicizia colloquiare ed esprimere i suoi pensieri, per condividerli con chi vorrà ascoltare... Uno spazio di confidenze libere, trasmesse cuore a cuore, che nessuno può scoprire e conoscere fino a quando noi non decidiamo di mostrarle... Uno spazio sottratto alla confusione della giornata, dove con semplicità e familiarità si ascolta i pensieri degli altri per accorgersi che molte cose che proviamo sono anche di altri... Uno spazio di ristoro dentro il web per animi che cercano ancora il bello nel mondo...
E' accendersi la sigaretta della sera, la più dolce e la più amata perchè l'ultima della giornata , e ascoltare le voci del giorno che da lontano saluta...

E' sostare sulla porta di casa e, tra grida di bambini che sulla strada giocano e papà che rincasano, interrogare i propri ricordi che affiorano senza evocarli...
E' porgere l'orecchio alle parole che risalgono dal cuore...
Quanto sarebbe bello che qui si raccogliessero tutti i sospiri, le immagini, i suoni, le poesie...che a noi hanno detto qualcosa e che vogliamo che anche altri sappiano, perchè essi a loro volta ci dicano qualcosa... Inserite tutto quello che vi ha parlato: parole, immagini, quadri, scritte, messaggi, poesie vostre, o di grandi autori ma che a scuola non si fanno mai...paesaggi, cartoline, foto che avete visto solo voi, ma che possono parlare anche ad altri.
1 commento:
Giusto giusto a tema con questo mese, una poesia diversa dalle solite, che proporrei anche a scuola...
Marzo, che mette nuvole a soqquadro
e le ammontagna in alpi di broccati,
per poi disfarle in mammole sui prati,
accende all'improvviso, come un ladro,
un'occhiata di sole,
che abbaglia acque e viole.
Con in bocca un fil d'erba primaticcio,
Marzo è un fanciullo in ozio, a cavalcioni
sul vento che separa due stagioni;
e, zufolando, fa, per suo capriccio,
con strafottenti audace,
il tempo che gli piace.
Stanotte, fra i suoi riccioli, spioventi
sul mio sonno a rovesci e a trilli alati,
il flauto di silenzio dei suoi fiati
vegetali svegliava azzurri e argenti
nel mio sognarlo, e fuori
ne son sbocciati i fiori.
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