Voglio qui inserire una poesia di U. Saba sulla sera, che a me piace molto. Sì, lo so molti poeti parlano della sera, ma io volevo farvi conoscere questa poesia che in rare scuole, con pochi insegnanti d'italiano si fa. Poi, caso mai, mi dite che vi pare...
L'ora nostra
Sai un'ora del giorno che più bella
sia della sera? tanto
più bella e meno amata? E' quella
che di poco i suoi sacri ozi precede;
l'ora che intensa è l'opera, e si vede
la gente mareggiare nelle strade;
sulle moli quadrate delle case
una luna sfumata, una che appena
discerni nell'aria serena.

E' l'ora che lasciavi la campagna
per goderti la tua cara città,
dal golfo luminoso alla montagna
varia d'aspetti in sua bella unità;
l'ora che la mia vita in piena va
come un fiume al suo mare;
e il mio pensiero, il lesto camminare
della folla, l'artiere in cima all'alta
scala, il fanciullo che correndo salta
sul carro fragoroso, tutto appare
fermo nell'atto, tutto questo andare
ha una parvenza d'immobilità.
E' l'ora grande, l'ora che accompagna
meglio la nostra vendemmiante età.
A me piacciono soprattutto i primi quattro versi.
Sono così belli e così semplici che ognuno li sente suoi...
Anche il distico finale ha un tono di intima familiarità e "confidenza",
non trovate?
Qual è l'ora della giornata che voi più amate?